Reflusso gastroesofageo : correre ai ripari e riconoscerlo

Attualmente si stima che ne soffre il 15% della popolazione nei Paesi indrustriallizati.

Rigurgito del contenuto acido dello stomaco nell’esofago, che può causarne un’infiammazione, determinando sintomi e/o complicanze fastidiose. Sintesi del significato secondo il dizioanrio medico Recordati Larousee e la definizione proposta nel 2006 dal Working Team di Montreal.

Modello 3D di Biodigital Uman

L’acronimo utilizzato per indicare questa condizione è MRGE ossia malattia da reflusso gastroesofageo, che rappresenta la più frequente patologia del tratto gastroenterico superiore.

I sntomi più comuni e che posso segnalare la presenza di questo disturbo sono : “senso di bruciore” al centro del petto (pirosi retrosternale), che tende a risalire verso il collo. Presenza di rigurgito (acido o non) a livello della bocca. Altri sintomi meno specifici possono essere il dolore toracico e la difficoltà a deglutire i cibi solidi e/o liquidi. Può essere presente nausea.

Altri sintomi che non riguardano direttamente l’esofago e che si manifestano in altre parti del corpo (definiti sintomi “extraesofagei”) sono la tosse cronica (secca e stizzosa), erosione dentale, asma e disturbi alla gola (laringite). Si può avere gusto sgradevole in bocca.

L’intensità dei sintomi non corrisponde affatto ai livelli di acidità o di reflusso (secondo i valori misurati dai ricercatori olandesi in uno studio) ma è perfettamente correlata allo stato psichico delle persone che ne soffrono e in particolare ai traumi dell’infanzia. L’intensità dei sintomi inoltre non è predittiva della presenza o gravità delle lesioni macroscopiche dei tessuti (esofago). Esiste invece una discreta correlazione tra l’entità della esposizione dell’esofago all’acido dello stomaco e la frequenza/durata dei sintomi.

Gli episodi di reflusso che si verificano durante la notte, sono maggiormente pericolosi e lesivi. La posizione corporea distesa, non consent el’effetto di “clearing” legato alla gravità, che allontana passivamente il reflusso. Inoltre manca la stimolazione cosciente che attiva la deglutizione di saliva e la peristalsi dell’esofago. I disturbi del sonno rappresentano una manifestazione estremamente impattante sulla qualità di vita delle persone che ne soffrono.

La terapia della MRGE si pone come obiettivo l’attenuazione o regressione dei sintomi causati dal reflusso, cercando di migliorare la qualità di vita, ed ottenere la gurigione delle eventuali lesioni delle mucose prevenendone complicanze. Per raggiungere questi scopi si utilizza principalmente medicinali che inibiscono la formazione di acido cloridico da parte dello stomaco, i cosiddetti inibitori della pompa protonica (IPP), riducendo così l’acidità dello stomaco.

Questi farmaci non vanno ad agire sulle cause del reflusso, ed una loro assunzione a lungo termine può compromettere, tra le altre cose, la funzionalità digestiva e l’assorbimento di alcune sostanze, l’assorbimento della vitamina B12, oltre a non avere effetto contro l’azione lesiva della bile a livello esofageo.

Le cause sono multifattoriali, sia fisiche che psichice. Lo stile di vita e cattive abitudini alimentari, a partire da una insufficiente masticazione ad un eccesso di cibo. Il sovrappeso e l’ obesità sono fortemente associati alla presenza di reflusso, “massa” che preme sull’addome. E’ stato verificato inoltre che l‘infiammazione di base organica, va a porsi tra le cause di insorgenza e di cronicizzazione del reflusso ed offre una importante e molto spesso sottovalutata possibilità terapeutica.
La presenza di ernia iatale (una porzione di stomaco risalita al di sopra del diaframma), non rientra di per sé tra gli elementi a causa della comparsa di reflusso, ma spesso le due condizioni sono associate.

È bene sapere, che un minimo reflusso di materiale gastrico a livello dell’esofago avviene fisiologicamente, in quanto il cardias (la struttura a valvola che separa esofago e stomaco) non è a “tenuta stagna”. Ha una sua funzione fisiologica permettendo il passaggio in senso orale di gas (intragastrico) e consente che lo stomaco si sovradistenda. La sua funzione fisiologica diventa patologica quando il rilascio transitorio del cardias diventa inappropriato (cioè non postdeglutitivo). Questo è considerato il fattore di maggiore importa nella MRGE.

Da lavori scientifici, pubblicati ormai nel 2007, emerge che spesso in caso di reflusso gastroesofageo, e soprattutto in soggetti giovani, è presente una risposta immunitaria (eosinofili aumentati) nella mucosa dell’esofago, in seguito ad allergia alimentare. Da qui la necessità di impostare una corretto profilo alimentare, con dieta di rotazione settimanale.

Inanzitutto bisogna cambiare stile di vita ed alimentazione.

Fondamentale idratazione, inizia bevendo acqua calda a digiuno, a bocca pulita dopo il lavaggio del naso, denti (anche senza dentrificio o pochissimo di uno naturale) e lingua. Utilizzare acqua strutturata per una corretta idratazione. Bevi a piccoli sorsi lentamente. E’ stato visto che aiuta in questa problematica l’acqua alcalina.
Evita di bere durante il pasto, in quanto si diluisce i succhi gastrici e si peggiora drasticamente la capacità digestiva. Bevi un 10 -20 minuti prima del pasto e 1 ora dopo.

Mastica abbondantemente ogni boccone. In macrobiotica si raccomanda di amsticare da 50 a 100 volte ogni boccone, quando si è malati. Impara a non deglutire subito il boccone, pur avendo lo stimolo di inghiottire, trattenendo il bolo o mettendolo da parte. Il cibo si deve liquefare in bocca. Mangia in stato di calma, seduto e per almeno 20 minuti, che è il tempo minimo in cui studi scientifici hanno evidenziato che si attiva il senso di sazietà ed appagamento dal cibo, questo ti aiuta a mangiare anche una minor quantità di cibo. E’ consigliato per inizizare mangiare con la mano non dominante e lasciare appoggiata la forchetta ogni boccone. EVITARE PASTI ABBONDANTI !

Evitare caffeina, nicotina (fumo) ed alcool. Causano un rilassamento del cardias e non gli permetteno di chiudersi in maniera efficiente.

Evitare o ridurre al minimo i cibi spazzatura, cibi industriali e con zuccheri occulti (leggi bene le etichette!). Evita cibi contenenti grassi idrogenati, cibi fritti e pesanti soprattutto la sera, che deve essere il pasto più leggero della giornata. Presta attenzione alle spezie ed alle cipolle. Un cereale che supporta lo stomaco in maniera specifica è il miglio che puoi abbinare a zucca e carote.

Evitare di sdraiarsi o andare a dormire prima delle 3 ore dopo il pasto !

Dormire con un letto inclinato, mettere un rialzo sotto le gambe del letto dal lato della testata. Sono sufficienti dai 15 ai 20 cm circa in modo da avere un inclinazione di 5 gradi, ottima per avere una serie di vantaggi, dal miglioramento della circolazione all’accelerazione del metabolismo, con migliormamento della funzione respiratoria e del sistema immunitario, nonche sul reflusso gastroesofageo. La terapia del letto inclinato è stata sviluppata circa due decenni fa da Andrew K. Fletcher, un ingegnere meccanico inglese. Evitare assolutamente di dormire con due cuscini o rialzi del genere, in quanto si creano danni alla cervicale in particolare e non si hanno i benefici cercati, bisogna che il corpo rimanga dritto, allineato ed in questo modo inclinato.

Evita la vita sedentaria, fai attività fisica, anche iniziando semplicemente dall’ acquisire l’abitudine di camminare regolarmente.

I trattamenti corporei sono molto utile per riequilibrare l’organismo ed armonizzare il reflusso, come ad esempio lo shiatsu (vedi sezione dedicata).

KLAMEXTRA, per le numerose proprietà dei due estratti brevettati Klamin® e AphaMax®, testati da numerosi studi scientifici e clinici. Le proprietà dei due estratti combinati sono talmente ampie che la loro unione in un unico prodotto (in forma di soluzione bevibile, di sapore gradevole e ad aumentata assimilazione), produce effetti salutistici a 360°! 1 o 2 bustine al giorno.

NUTRIFLOR® è il mitico probiotico a base di Lattobacillo Acidophilus DDS-1, nella sinergia brevettata e testata con l’alga Klamath e le sue AFA-ficocianine. 2 capsule insieme a KLAMEXTRA o 1 capsula al pasto.

NUTRIZYM, un integratore alimentare a base di enzimi prodotti facendo fermentare le maltodestrine da specifici funghi del genere Aspergyllus, che sono in grado di produrre un’ampio spettro di enzimi del tutto simili a quelli prodotti dal pancreas umano. 1 o 2 ad ogni pasto.

Le indicazioni di massima dei prodotti, a seconda della condizione e delle cause, si possono integrare altri nutraceutici.

Per avere indicazioni specifiche e personali, e per i prodotti indicati, utilizza la sezione contatti del sito. Nutrizione primordiale e Nutraceutica – Nutrigea.

FICUS CARICA, più comunemente conosciuto con il nome di fico o fico selvatico, la pianta di Ficus carica è una pianta subtropicale, i cui frutti, foglie e gemme apportano innumerevoli benefici, legati soprattutto all’apparato gastrointestinale.

Posologia : macerato di Ficus Carica
La posologia standard vede la somministrazione di 20-60 gocce fino a 2 volte al giorno, preferibilmente a stomaco vuoto e poco prima dei pasti principali.
Più correttamente si possono somministrare 5-8 gocce ogni 10 kg di peso corporeo, sempre 2 volte al giorno.
Nei casi acuti di forte bruciore e reflusso gastrico associato a situazione di forte stress si può arrivare a somministrare 60 gocce 3 volte al giorno.

Il macerato glicerico di Ficus Carica si somministra a cicli di 2 mesi, possibilmente con pause di 10 giorni.

Hericium erinaceus. E’ un fungo commestibile e dall’uso medicinale appartenente al genere Hericium, ricco di benefici. Vanta effetti antiossidanti, antidiabetici, antitumorali, antinfiammatori, antimicrobici e ipolipemizzanti.

Si trova in capsule, se ne assumono 2 x 2 volte al giorno. Non sono adatti ai minori di 18 anni, in gravidanza o allattamento.

ALOE VERA in succo. Scegli il succo puro di Aloe di buona qualità, si assume circa 60-100 ml al giorno.


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FONTI

IL NUOVO GUARIRE CON LA NATURA – Attilio e Luca Speciani Ed. Gribaudo
EUROSALUS – Articoli di Speciani, Cappelletti e Piuri
NUTRIGEA – Protocolli terapeutici
UNIGASTRO – Manuale di gastroenterologia
Medicina Macrobiotica di Michio Kushi – Ed. Mediterranee

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