Cespuglio del tè
Dal medesimo cespuglio di tè si ottengono diversi tipi di tè in Giappone.
Le foglie più giovani e tenere, sono raccolte in primavera e vengono usate per fare il Tè Verde o Ryoku significa «verde» e Cha «tè».
Il «Matcha» si fa con i gambi delle foglie giovani. «Matsu» significa «l’estremità delle foglie e degli alberi». È il tipo di tè usato nella cerimonia del tè.
Il «Bancha» (Ban significa “numero”, Che «tè»), si fa con le foglie più vecchie dell’arbusto, dopo il primo taglio. Le foglie tagliate nel primo anno vengono usate per fare un tè detto Ichi-nen Bancha le foglie del secondo anno costituiscono il Ni-nen Bancha. Il San-nen Bancha (bancha del terzo anno) contiene i rametti della pianta dal tè, senza foglie, e per questo motivo viene anche chiamato Tè in rametti o Kukicha.
Il Kukicha (kuki significa «rametto») è stato introdotto in Europa da George Ohsawa, che lo denominò «Tè di tre anni». In Giappone il kukicha è considerato il tè meno pregiato mentre in realtà è quello più benefico.
Il Bò-Cha (Bo significa «bastoncino») è fatto con i gambi del cespuglio del tè.
Dove trovarli
I vari tipi di tè che abbiamo visto fanno parte delle principali bevande macrobiotiche, e si reperiscono nei negozi di alimenti Bio o in alcune Erboristerie, spesso si trova nei negozi delle piccole parti dedicate alla macrobiotica, il gomasio ad esempio attualmente si trova anche al supermercato (attenzione alla qualità) !
KUKICHA (tè in rametti) : Una bevanda rimineralizzante e tonica
Va preparato in una pentola (pentolino) e fatto sobbollire per almeno 10 minuti. Non contiene praticamente caffeina e può quindi essere consumato tranquillamente anche dai bambini. A scopi medicinali si può prendere con un pizzico di sale marino o di gomashio oppure con uno spruzzo di salsa di soja tamari.
Il kukicha ha un effetto alcalinizzante sul sangue e contribuisce a rafforzare e rinfrescare l’organismo quando è stanco. Possiede un effetto sedativo nei casi di insonnia. È utile nella cura della nausea e della gastrite. Il kukicha è una bevanda molto indicata per chi soffre di nefrite, infezioni della vescica (a cui si può aggiungere la bardana), nevrastenia, disturbi cardiaci, indigestioni e stanchezza generalizzata, e si può prendere giornalmente.
Inoltre è una bevanda utilissima nello sport, con una spruzzata di salsa di soia.
BANCHA
In genere non occorre far arrostire le foglie di tè, in quanto si trovano in commercio già arrostite. Tuttavia, se dovessero essere un po’ umide, è meglio passarle un attimo in padella per asciugarle. Si consiglia di preparare in una teiera di ceramica, mettendo 1-2 cucchiaini di foglie sul fondo e versandoci sopra 4 tazze di acqua bollente. Lasciate le foglie infusione per 5-10 minuti. Naturalmente queste sono solo quantità e tempi indicativi, in quanto voi stessi potete far la prova con quantità e tempi diversi finché non trovate una combinazione che vi aggrada.
Quando poi volete rifare il tè, anziché gettar via le foglie già usate aggiungetene di nuove, e potete andare avanti in questo modo finché vi trovate ad avere 2-3 cm di foglie in fondo alla teiera. A questo punto, gettate via tutto e ricominciate da capo. È meglio non far bollire il bancha altrimenti il sapore diventerebbe troppo forte. Inoltre questo è antieconomico, perchè tutto il sapore è stato estratto la prima volta dalle foglie.
Se però volete usare il bancha come rimedio esterno dovete farlo bollire per 5-10 minuti.
Il bancha è la bevanda per eccellenza nell’alimentazione macrobiotica. Ha un effetto stabilizzante e favorisce la digestione.
BANCHA e SALE
Hanno le medesime proprietà, antisettici, ottimi depurativi, astringenti, quindi rafforzano le mucose e calmano le infiammazioni.
Composizione e preparazione:
Bancha salato. Far bollire 2 cucchiai di fogli di tè bancha in 4 tazze d’acqua per 10 min. Aggiungete 1-2% di sale marino a del bancha tiepido, per ottenere un sapore un po’ meno salato dell’ acqua di mare (1 cucchiaino di sale per 4 tazze di tè).
Utilizzi:
Come lavanda per:
il naso: naso chiuso per catarro o pus.
Le orecchie: risciacquare l’orecchio esterno in caso di infezione.
Gli occhi o impacchi: si utilizza l’1% di sale, usato anche per la stanchezza della vista.
La bocca: In caso di mal di denti (aggiungere il 2% di sale).
Soluzione per gargarismi: in caso di mal di gola (2% di sale).
Come clistere: bollire circa 6 tazze d’acqua con 2 cucchiai di foglie per 15 minuti, aggiungere del sale e filtrare, utilizzandolo quando ha raggiunto la temperatura corporea.
Come irrigazione vaginale in caso di perdite vaginali.
Si ricorda che è fondamentale avere un’alimentazione sana e bilanciata, un’ attività fisica regolare ed una sana attitudine di vita, per mantenere lo stato di salute. Visità il canale Yotube per i contenuti sull’alimentazione naturale e sessioni di lavoro corporeo ed esercizi.
FONTI
IL NUOVO GUARIRE CON LA NATURA – Attilio e Luca Speciani Ed. Gribaudo
MASSIOFISIOTERAPIA – Dario Fiandesio – UTET
EUROSALUS – Articoli di Mattia Cappelletti, Flavia Lucca, Attilio Speciani
Manuale di Agopuntura – HOEPLI